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Testimonianze
TESTIMONIANZA DELLA NASCITA DELLA CHIESA CRISTIANA GESÙ CRISTO E' IL SIGNORE DI VIBO VALENTIA.
Pace a tutti, mi chiamo Giovanni PERRI e sono nato il 28 Settembre 1974 a Roma, nella Famiglia di Gilberto e Ninetta PERRI. Dopo poco tempo dalla mia nascita, mio padre Gilberto viene trasferito in Sicilia e precisamente a Catania dove nel giro di un anno conosce la Verità attraverso la testimonianza del Pastore FILIPPO WILES. Lì nasce mia sorella EMMANUELA (Dio è con noi). Mio padre fin dall'infanzia ha cercato Dio e cercava il suo amore. Nato e cresciuto in un piccolo paese della provincia di Cosenza fin dall'età di 9 anni, educato agli insegnamenti cattolici, serviva la messa come chierichetto.
Cattolico fervente, credeva in Dio per come gli era stato insegnato. Ma già dalla tenera età sentiva nella sua fede una parte mancante e per tale motivo scrisse a Gesù delle lettere, conservate in dei libri e successivamente ritrovate dopo decenni. Dio aveva risposto in maniera potente a quelle lettere. All'età di 19 anni supera il concorso per ufficiali all'accademia di Polizia e dopo 4 anni di duro studio diventa ufficiale di Polizia e viene mandato presso il Reparto Celere di Catania dove conosce il Pastore Wiles. Un giorno mentre frequenta la Chiesa Cristiana "Gesù Cristo è il Signore” di Catania con il ruolo di Anziano, un fratello riceve una profezia che diceva che alcuni Anziani della chiesa sarebbero usciti e avrebbero fondato delle Chiese Gesù Cristo è il Signore in tutta Italia. Nel dicembre del 1979 la nostra famiglia si trasferisce a Reggio Calabria dove mio padre prende il comando della Polizia Stradale. Frequenta la Chiesa Evangelica del Pastore Giulio IELO e dopo qualche anno riceve la chiamata del Signore per condurre una chiesa. Questo avviene un giorno presso la nostra abitazione, quando si presenta il Pastore GOLDBERG. Dovendo andare via da Reggio, dopo avere pregato il SIGNORE Gesù, questi sente nel cuore di dovere lasciare la sua Chiesa a Gilberto PERRI. Mio padre, in un primo momento titubante, rifiuta, ritenendo il suo lavoro di Dirigente incompatibile con la funzione di pastore di una Chiesa Cristiana e timoroso per i non pochi problemi che questa funzione avrebbe comportato. Il Pastore va via ma torna nuovamente e riferisce a mio padre di sentire che questa era una chiamata da parte di Dio e che se avesse rifiutato il Signore avrebbe potuto non chiamarlo più al servizio cristiano. Mio padre a quel punto invita il fratello ad un periodo di preghiera. Pregano insieme, tutti i giorni, per 21 giorni ed alla fine mio padre sente anch'egli la chiamata. Nonostante i vari problemi che questa sua decisione poteva portargli, preferisce seguire la volontà di DIO. Per un anno e mezzo rimane nella Chiesa di GOLDBERG, sita a quel tempo in via San Giuseppe. Attraverso il suo ministero quella Chiesa viene liberata da molti spiriti di falsa dottrina e molte anime ricevono lo Spirito Santo, fino a quel momento mai assaporato, nonostante alcune anime frequentassero la chiesa da parecchio tempo. Molti iniziano a gustare la Potenza e le liberazioni che provengono dalla predicazione della sana dottrina di Gesù Cristo. Ma un giorno, mentre si trova in preghiera, sente forte nel suo cuore da parte di Dio la chiamata ad uscire e DISSODARE UN CAMPO NUOVO. Così fa, esce da quella chiesa senza portare con sè nessuno, tranne una famiglia che aveva ricevuto lo Spirito Santo attraverso di lui. I culti si tenevano da quel momento a casa della Famiglia RAVENDA e per circa un anno rimaniamo in quella casa, fin quando diventa troppo piccola per ospitare le anime che si stavano salvando attraverso la predicazione della Parola predicata da Gilberto PERRI. Inauguriamo così la prima sala da Culto in via Abate Sant'Elia, che nel giro di pochi anni diventa anch'essa piccola e stretta. La Chiesa infatti continuava a crescere e le manifestazioni della Potenza dello Spirito Santo grazie alla Predicazione della Parola di Dio erano sempre più numerose. Anime venivano liberate dai demoni, anime venivano guarite e battezzate. Dio confermava oltre che con segni e prodigi anche con forti profezie la CHIESA GESÙ CRISTO è IL SIGNORE e il suo MANDATO. Ci spostavamo in via Gebbione dove la nuova sala poteva ospitare circa 300 persone, ma per la grazia di Dio anche qui la Chiesa cresceva e nel giro di pochi anni diventava piccola per contenere le anime che venivano a Cristo. Un giorno mio padre, prima di iniziare la predica, durante la presentazione del culto, pregò il Signore e chiese a Dio di fargli vedere dei miracoli. Quella sera il Signore lo invitò a voltarsi e guardare verso la porta d'ingresso e gli disse: Vedi, ogni anima che entra da quella porta è un MIRACOLO. In questo tempo la chiesa vide combattimenti di ogni genere ma anche grandi miracoli e potenti liberazioni. Gesù Cristo confermava con segni e prodigi il Mandato di Gilberto PERRI e per questo veniva molto combattuto nel suo lavoro. Più volte fu allontanato, in seguito ad avanzamenti di carriera, dalla città di Reggio Calabria. Ma anche quando venne rimandato nel suo paese di origine, dove avrebbe potuto godere di molti più privilegi e comodità, la preghiera di mio padre fu volta a ritornare a Reggio, dove sentiva forte l'impegno verso l'opera di Dio. Il Signore, nella Sua fedeltà, lo riportò sempre a casa nel giro di poco tempo. Un giorno, mentre con mia madre stavano evangelizzando delle anime nuove in via Quarnaro di Gallico, mia madre insieme ad una sorella andarono a vedere una struttura sita sempre in via Quarnaro. La sorella invitava mia madre a comprare quella vecchia e abbandonata falegnameria per potere costruire una villetta, ma mia madre riferì a mio padre che quella struttura era ideale per fare una CHIESA. Mio padre GILBERTO non ci pensò due volte ed insieme ad un Anziano della Chiesa, Giovanni MAFRICI, comprarono la struttura e nel 1990 ci trasferimmo nella nuova CHIESA. Nella nuova CHIESA mio padre ricevette la Chiamata da parte di Dio di lavorare nel sociale per potere sostenere tutte quelle famiglie che vessavano in gravi condizioni e nel 1994 fondò l'IPF - Istituto Per La Famiglia Onlus, un'Associazione di Volontariato che oggi conta 374 sezioni zonali in tutta Italia e che nel 2004 vince il più alto riconoscimento per le ONLUS, il premio Nazionale FIVOL della solidarietà, una sorta di Nobel consegnato da Pier Ferdinando Casini. In seguito sente da parte di Dio di portare i Principi Cristiani in Politica perché il cristiano deve essere il SALE che dà sapore e non rimane nella saliera per paura di sporcarsi nella minestra. Fonda quindi sempre nel 1994 il primo movimento politico a base biblica in ITALIA il Movimento "PA.C.E." Patto Cristiano Esteso. La diffidenza che proviene dagli ambiti denominazionali più disparati oggi viene rotta, tanto che altri partiti sorgono a conferma della volontà dei Dio per i cristiani integri, che si manifestano in ogni ambito. Fonda in ultimo un sistema lavoro denominato A.C.U. Azione Cristiana Umanitaria, ritenendo che l'aiuto più concreto che si possa dare alle famiglie sia riconquistare loro la dignità attraverso un posto di lavoro. Oggi il Sistema A.C.U. conta oltre 20 Cooperative e molte società affiliate, con oltre 20 servizi centrali ed eroga oltre 100 buste paga. Nel frattempo io crescevo nella chiesa, seguendo mio padre ed insieme a mia madre e mia sorella partecipavamo al suo ministerio. Lui mi insegnava ad amare Dio servendo e amando il prossimo. All'età di 11 anni, nel mese di agosto, mi battezzavo nelle acque a Saline Joniche e ricevevo lo Spirito Santo con la manifestazione del parlare in lingue nuove. Nel mese di ottobre, dopo l'imposizione delle mani di mio padre e la sua preghiera sentivo il fuoco dello Spirito scendere nella mia vita. Frequentando la scuola, continuavo a testimoniare della mia fede, senza mai vergognarmi di Cristo. Ma durante la mia l'adolescenza, venivo attirato dalle cose del mondo perdendo conseguentemente il mio interesse per Cristo e per la sua Parola. Andavo in Chiesa, ascoltavo la predicazione, ma non ricevevo più niente, anzi il mio interesse primario era nel guardare l'orologio per vedere a che ora il culto sarebbe finito. Un giorno, già maggiorenne, mentre frequentavo l'ultimo anno di scuola, nel tornare a casa, non trovavo stranamente nessuno. Telefonavo allora a mio padre il quale non mi rispondeva, telefonavo in chiesa e non ricevevo alcuna risposta, telefonavo a qualche anziano ma nessuno rispondeva. Preso da grande timore, mi inginocchiai nella mia cameretta di san Gregorio, pregando Dio e chiedendo perdono per i miei peccati. Gli chiesi perdono perché mi ero dimenticato di Lui. Il mio timore era che Gesù fosse tornato ed io avessi perso l'opportunità di essere rapito. Subito dopo questa preghiera mio padre insieme a mia madre e mia sorella rientrarono a casa ed io potei tirare un sospiro di sollievo. C'era ancora speranza per la mia anima. Da quel momento cercai con tutto me stesso di ritornare al primo amore per GESU'. A Novembre del 1994 partivo per frequentare il 39° corso per Agenti Ausiliari di Polizia, dopo aver vinto il concorso solo per l'opera potente di Dio e in seguito alla preghiera di mio padre. Mi staccavo quindi dalla casa paterna e andavo a vivere a Roma presso la Caserma di Polizia "Castro Pretorio”. Il Signore, dal giorno della Preghiera nella mia camera, aveva iniziato un nuovo lavoro con me ed io lo cercavo sempre di più e le mie preghiere erano sempre: Signore fa che io ti possa servire. Intanto mio padre (questo lo avrei saputo solo anni dopo), mentre pregava per me, sentiva una parola da parte di Dio che gli chiedeva: "Vuoi che tuo figlio sia un grande uomo oppure vuoi che tuo figlio diventi un mio Servo” e mio padre fece una scelta per me e chiese che io diventassi un servo di Dio. Nel 1997, alla fine del secondo corso di Polizia entravo nel ruolo di Agente effettivo e venivo trasferito presso la Questura della nuova provincia di Vibo Valentia. Lì iniziavo il mio lavoro di Poliziotto sulle Volanti, ma ogni fine turno tornavo a casa a Reggio Calabria. Un giorno mio padre mi disse:”Giovanni perché non curi quelle anime che sono a Vibo Valentia” io gli dissi: "papà, no non me la sento.” Ma intanto continuavo a chiedere al Signore "fa che io ti possa servire.” Mio padre per la seconda volta mi disse: "Giovanni perché non curi quelle anime che sono a Vibo Valentia” io gli dissi: "papà, no non me la sento.” Il mio timore era di non essere all'altezza e che inoltre questo avrebbe potuto pregiudicare un mio trasferimento a Reggio Calabria. Una sera mio padre predicò sulla Chiamata di Dio e su Isaia che rispondeva: "Signore manda me” e poi chiese alla chiesa "siete disposti a servire DIO?” E la Chiesa rispose "AMEN”. Tutti alzarono le mani per confermare il loro impegno ed anch'io feci questo e in quel momento pregai il Signore e gli dissi: "Signore, se questa sera mio padre mi chiederà di nuovo di curare le anime che sono a Vibo io gli dirò di si perché ti voglio servire.” Quella sera tornammo a casa dopo il culto e non feci in tempo ad entrare in camera mia che mio padre mi chiamò nel suo studio e mi ridomandò "Giovanni perché non curi quelle anime che sono a Vibo Valentia” ed io questa volta, anche se pieno di paura, gli dissi "si papà lo farò.” A Vibo erano rimaste tre famiglie nate dalla predicazione di mio padre, la famiglia Staropoli, la famiglia Leone e la famiglia Mancuso e poi c'era la Sorella Teresa Gerace. Io iniziai a fare le riunioni a casa della Famiglia Leone e cercai di coinvolgere la famiglia Mancuso e la famiglia Staropoli, ma il diavolo aveva raffreddato i loro cuori e il combattimento fu duro. Ma oggi posso testimoniare che CRISTO e il Suo Amore hanno vinto. Intanto si avvicinavano anime nuove che ascoltavano la Parola, credevano e ricevevano risposte alle loro preghiere, ma dopo circa tre anni solo un anima si era battezzata, accettando Gesù con tutto il cuore. Io ero scoraggiato ma poi dissi al Signore: "se tu mi hai mandato a Vibo Valentia solo per quell'anima e per non fare perdere queste famiglie, Signore va bene così, perché vuol dire che ho fatto tutto quello che mi chiedevi e ti ringrazio per esserti servito di me.” Il mio cuore era nella pace e mi confortavo sempre di più nel servirlo con i miei fratelli. Un giorno durante una riunione a Vibo Valentia sentivo forte di pregare contro un demone di idolatria che legava questa provincia. Lo feci, sgridai il demone e mentre rientravo in caserma quello spirito si presentò cercando di aggredirmi, senza però potere fare niente contro di me. Nel nome di Gesù lo scacciai e lui dovette fuggire. Ma da quel momento le cose iniziarono a cambiare: anime cercavano la Parola e anime frequentavano la casa della famiglia Leone, quindi decidemmo di prendere un sala che nel giro di pochi anni si riempie di anime e Dio si manifestava attraverso la Predicazione con segni e prodigi. Nel giro di un anno ci furono 30 battesimi. Durante le predicazioni le anime ricevevano lo Spirito Santo e parlavano in lingue nuove. Oggi la chiesa conta circa 100 anime, abbiamo inaugurato di recente il terzo locale di culto e la Parola viene sempre confermata da battesimi di Spirito Santo, miracoli e opere potenti. Ma questo è avvenuto per la fedeltà al mandato. Infatti la sera quando tornavo dai culti di Vibo, andavo a casa da mio padre e gli raccontavo ciò che avveniva. Gli domandavo inoltre come lui vedeva la mia vita spirituale e lui mi diceva sempre: "Giovanni io ti vedo bene, stai tranquillo che se vedo qualcosa che non và con te non vado per il sottile, te lo dico subito!” Ed io ero tranquillo che Cristo vegliava su di me attraverso il suo Mandato. Sentii allora di riprodurre i modelli che mio padre ha ricevuto per rivelazione dello Spirito Santo anche nel campo sociale, politico e lavorativo e sotto consiglio di mio padre nel 2009 attivo una sezione zonale dell'Istituto per la Famiglia, la 278 a Ionadi, che oggi sostiene molte famiglie sul territorio ed è punto di riferimento di molte amministrazioni comunali. E' sezione accreditata di Protezione Civile, Servizio Civile e Banco Alimentare Regionale. Inizio a muovermi anche nel campo lavorativo creando la prima cooperativa socio-sanitaria Vibosalus, sotto indicazione del mandato. Nel 2009 la chiesa di Vibo viene definita da mio padre come un esempio della rivelazione potente che Dio gli dà sul regno di Dio ordinato in famiglie, da lui definito "il regno dei padri", dove la catena progenica si esplica in un mandato maturo, in grado di generare figli, conservando il DNA spirituale della santa tribù alla quale appartiene. La famiglia nata a Vibo è dunque guidata da un figlio che riconosce il proprio padre secondo il modello scritturale descritto da Paolo nel cap. 4,15 di I Corinzi e la propria madre, che è la Chiesa di Gallico, con la quale ha un rapporto di amore, comunione e servizio. In una predica del 9 Agosto 2009 infatti papà dice: "Non ho io dato una chiesa a mio figlio, ma attraverso il mandato le anime sono nate, e si è formata una famiglia sotto la cura pastorale di Giovanni”. Oggi dopo la dipartita di mio padre il mio Mandato continua e oggi il mio legame progenico continua ad essere legato alla Visione di Gallico dove c'è un Mandato chiamato a curare parte dell'Opera iniziata da Gilberto PERRI e la VISIONE è una: LA CHIESA DI FILADELFIA, Chiesa dell'Amore.
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